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MODELLI DI VITA INDIPENDENTE

La Fondazione Riconoscersi, molto sensibile al tema Dopo di Noi, è lieta di presentare due progetti di autonomia abitativa per persone con disabilità, che rappresentano due esperienza importanti ed esemplificative di vita indipendente:

La “Casa al Sole” di Pordenone e il “Condominio Solidale” di Lodi.

Il progetto “Casa al Sole” è gestito dalla Fondazione Down Friuli Venezia Giulia O.N.L.U.S in collaborazione con l’AAS 5 Friuli Occidentale ed è stato avviato nel 2002, sulla base dell’esigenza emersa da parte di famiglie di persone con disabilità intellettiva di accompagnare i propri figli in un percorso di sempre maggiore autonomia.

Obiettivo di tale progetto è, infatti, quello di permettere a giovani disabili di raggiungere gradualmente un ruolo “adulto” , ovvero di imparare a prendersi cura di se stessi, a scegliere, a prendere delle decisioni e di abitare in normali abitazioni, con figure educative che gradualmente riducono la loro presenza e diminuiscono il livello di supporto sulla base delle autonomie acquisite.

Il progetto si articola in due fasi:

  1. La prima è formativa e si svolge nell’appartamento denominato “Casa al Sole”. Essa prevede un iniziale periodo di alternanza famiglia – “Casa al Sole” per un graduale distanziamento reciproco, fino ad arrivare ad una residenza indipendente dalla famiglia. Questa fase dura circa tre anni con variabilità individuali e rappresenta una fase indispensabile verso l’autonomia in cui la presenza dell’educatore, all’inizio continuativa, viene gradualmente ridotta. Partecipano 3-4 persone alla volta, che sono tenute a pagare le spese vive (vitto, spese personali, gestione della casa).

  2. La seconda fase prevede l’abitazione stabile nelle “Case Satelliti”, appartamenti di civile abitazione, in cui vivere in piccoli gruppi come un vero e proprio nucleo familiare, con un livello minimo di presenza educativa. Gli affitti, le spese condominiali e le utenze, sono a carico delle persone che vi abitano. La Fondazione gestisce le attività educative con propri educatori, inoltre è di aiuto nel reperimento delle abitazioni stabili e nel sostenerne le spese.

Dato che il percorso che i giovani fanno verso la loro autonomia è strettamente legato alla capacità della famiglia di modificare il suo modo di relazionarsi con il figlio ed alla sua capacità di distanziamento per permettergli di diventare grande, il progetto “Casa al Sole” prevede un sostegno psicologico alle famiglie per far loro superare le paure, l’ansia e il senso di responsabilità nei confronti dei propri figli. Il sostegno psicologico è ritenuto una parte fondamentale ed integrante del progetto stesso.

Di seguito riportiamo il link del video che ben esemplifica la modalità di vita indipendente, promossa dalla Fondazione Down Friuli Venezia Giulia O.N.L.U.S., di alcuni giovani disabili che, grazie all’esperienza di “Casa al Sole”, hanno raggiunto un alto livello di autonomia.

http://www.guardaconilcuore.org/materiali-risorse/lautonomia-abitativa-casa-al-sole/

Il “Condominio Solidale” di Lodi è un progetto che ha avviato e sperimentato l’Amministrazione comunale in occasione del “Bando Fondazione Cariplo 2004”.

Ai fini della realizzazione del progetto è nato un partneriato tra l’Associazione Aiutiamoli e l’Assessorato al Servizio Sociale del Comune e nel 2007 è stata poi allargata la collaborazione con altre realtà di volontariato del territorio (Emmaus-Caritas).

Il “Condominio Solidale” prende spunto dalla filosofia del “Co-housing” del Nord Europa, che permette a categorie più svantaggiate di cittadini di vivere e abitare nella comunità locale, in una nuova socialità solidale, attraverso forme di co-residenza.

Il “Condominio Solidale” vuole rispondere a un desiderio di buon vicinato e di residenzialità solidale tra diversi soggetti, che siano famiglie, coppie, disabili single, giovani volontari, entro una filosofia dell’abitare che valorizza la reciprocità degli scambi tanto da parte di chi è più fragile che da parte di chi lo è meno, incoraggiando a percepirsi come portatore non solo di bisogni ma anche di risorse per sé e per gli altri. Tale progetto vuole essere un tentativo di accogliere le istanze e le preoccupazioni del “dopo di noi” provenienti dalle famiglie delle persone con disabilità, creando un’opportunità di residenzialità autonoma basata sul buon vicinato.

L’Amministrazione comunale ha messo a disposizione gli appartamenti di uno stabile, situato in una zona centrale (Via delle Orfane, 8), con facile accesso ai servizi.

Le associazioni Aiutiamoli ed Emmaus di Lodi corrispondono un canone di locazione calmierato a fronte dell’impegno solidaristico che assumono le persone inserite nell’ambito di condominio.

Le persone disabili e/o le loro famiglie corrispondono direttamente all’Associazione Aiutiamoli le quote di compartecipazione, comprensive di assistenza psico-pedagogica e di spese vive.

Di seguito riportiamo il link del video sulla vita nel “Condominio Solidale” che ci offre un esempio di co-housing dove ogni cittadino ha modo di sperimentare e sperimentarsi nella vita autonoma, ma in un contesto sociale e comunitario, caratterizzato da relazioni di mutualità e comportamenti di reciprocità.

http://condominiosolidalelodi.weebly.com/video.html

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